L’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena ha aderito al protocollo di intesa tra la Regione autonoma della Sardegna – Assessorato della difesa dell’ambiente e i parchi e le aree naturali protette del territorio regionale per la costituzione della Rete dei Parchi e delle Aree Naturali Protette della Sardegna.
Come noto, i parchi e le aree naturali protette rappresentano uno strumento per il raggiungimento degli obiettivi di conservazione della biodiversità definiti nella Strategia Europea e Nazionale per la Biodiversità 2030 e costituiscono, al contempo, dei laboratori per sperimentare attività e pratiche di gestione delle risorse naturali che assicurino il mantenimento e il ripristino del capitale naturale e dei servizi ecosistemici da esso erogati. I risultati di tali azioni possono essere efficacemente utilizzati per programmare politiche ed interventi di sviluppo sostenibile da applicare a tutto il territorio regionale per questo motivo, creare una Rete coerente ed efficace di aree protette e promuovere le soluzioni basate sulla natura è indispensabile per rendere gli ecosistemi e le specie, ed in generale tutti i territori, meno vulnerabili agli effetti dei cambiamenti climatici.
La Regione Autonoma della Sardegna, i parchi e le aree naturali protette firmatarie, attraverso l’istituzione della Rete potranno collaborare alla realizzazione di iniziative progettuali e di comune interesse per la tutela e la valorizzazione del territorio regionale, delle aree naturali protette e dei Parchi nonché lo sviluppo sostenibile.
Quali sono gli obiettivi specifici della Rete?
La Rete intende promuovere una strategia condivisa di gestione dei parchi e delle aree protette del territorio regionale, sviluppando soluzioni condivise ai problemi di maggiore rilevanza nonché facilitare il trasferimento, all'interno delle politiche regionali, delle buone pratiche messe in atto dai parchi e dalle aree marine protette, principali siti di sperimentazione e attuazione di azioni di tutela e valorizzazione del patrimonio naturale sardo.
Il Protocollo d'intesa rappresenta dunque uno degli strumenti per garantire una programmazione unitaria degli interventi con gli Enti Locali e territoriali e costituisce l’ambito nel quale vengono condivisi gli obiettivi da raggiungere e gli impegni da assumere in termini di responsabilità, risorse, strumenti e con cui s'intende impostare e realizzare la strategia di sviluppo regionale volta alla sostenibilità.
Lo scambio di esperienze tra i partner della Rete sarà occasione per un miglioramento comune nella gestione di tutti i siti, definita all’interno di una visione strategica regionale. Quasi tutti i parchi e le aree protette firmatarie, sono designati anche come Zone Speciali di Conservazione (ZSC), Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS) ai sensi delle Direttive Comunitarie Habitat ed Uccelli e pertanto creare sinergie nella gestione delle medesime aree può contribuire alla definizione di più efficaci obiettivi e misure di conservazione per i siti della Rete Natura 2000.
Negli ultimi anni la Regione Sardegna, oltre a dedicare un finanziamento per le spese di funzionamento ai Parchi Naturali Regionali, ha anche destinato cospicue risorse al finanziamento di interventi per la tutela e la valorizzazione delle aree di attrazione naturale di rilevanza strategica, ricomprese nei Parchi Nazionali e nelle Aree Marine Protette, tali da consolidare e promuovere processi di sviluppo sostenibile.
Con Deliberazione di Giunta Regionale n. 27/87 del 10.08.2023 avente ad oggetto l’attribuzione di funzioni amministrative agli enti gestori di Aree naturali protette ricadenti nella rete Natura 2000, la stessa Regione Sardegna ha avviato un processo di riconoscimento del ruolo precipuo degli enti gestori in attuazione dei principi di sussidiarietà ed adeguatezza, conscia che il sostegno dei territori alle politiche di conservazione della natura è fondamentale per perseguire gli obiettivi di tutela e di promozione dello sviluppo sostenibile.
I parchi e le aree protette firmatarie del protocollo di intesa per l’istituzione della Rete sono:
La Rete si riunisce almeno 2 volte all'anno ed opera con il contributo di tutti gli aderenti.