DISTRIBUZIONE: questa specie di orchidea selvatica è presente nelle principali regioni del bacino del Mediterraneo, dalla penisola iberica fino all’Anatolia, con estensioni occidentali in Portogallo. In Italia è diffusa principalmente in Sicilia, in Sardegna e nelle regioni peninsulari centro-meridionali. Nell’Arcipelago di La Maddalena è molto comune in tutte le isole.
HABITAT: la Serapias lingua vive nelle praterie, negli incolti, nella garighe e margini di macchia mediterranea, su una grande varietà di terreni, ben soleggiati e fino a 1200 m di quota. Nel Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena cresce in ambienti molto differenti, dalle praterie umide fangose, ai margini della macchia mediterranea.
DESCRIZIONE: Serapide lingua è una pianta gracile alta 10-40 cm, con fusto verde chiaro, a volte sfumato di rosso nella parte alta. Apparato radicale munito di lunghi stoloni provvisti di tubercoli radicali. Foglie basali divergenti, di forma ovato-lanceolata e non avvolgenti la base del fusto; quelle cauline semierette, lineari-lanceolate, avvolgenti il fusto e verso l’alto man mano sempre più ridotte. Infiorescenza lassa e pauciflora, con 2-7 fiori di media grandezza, muniti di brattee fiorali di colore verde-grigiastro, con sfumature e nervature rosso-porporine e di lunghezza sempre più breve del casco. Sepali riuniti in un casco allungato e appuntito, rivolto in avanti e di colore grigio-violaceo con nervature rosse. Il labello di questa orchidea selvatica è bipartito, di colore variabile, dal rosa chiaro, al porporino-violaceo (a volte anche biancastro, o giallastro), con debole pelosità che arriva al massimo fino alla base dell'epichilo. Ipochilo con lobi laterali di colore più intenso rispetto alla parte centrale e quasi del tutto racchiusi nel casco. Callosità basale indivisa, lucida, di colore nerastro-porporina. Epichilo stretto, ovato-lanceolato, rivolto in avanti, o più o meno ripiegato verso il basso, con venature rosse più o meno evidenti. Ginostemio stretto e di colore giallo.
OSSERVAZIONI: la Serapias lingua si presenta spesso in popolazioni abbondanti, grazie alla possibilità di ricorrere alla riproduzione vegetativa, che può essere eseguita tramite i lunghi stoloni provvisti di giovani tubercoli, dai quali si possono accrescere nuovi individui (cloni). S. lingua può riprodursi anche grazie ad una raffinata impollinazione entomofila, che si basa sul fenomeno del mimetismo sessuale; difatti la callosità basale, posta all’interno dell’ipochilo, essendo lucida, riflette alla luce del giorno e attira l’attenzione dei maschi di una specifica piccola ape (Ceratina cucurbitina) i quali sono anche attratti da specifici stimoli olfattivi (trappola di odori).
ETIMOLOGIA: il nome specifico si riferisce alla particolare forma e colorazione dell’ipochilo, il quale somiglia ad una lingua allungata in avanti.
Foto: Fabio Presutti
Testi: Marco Iocchi e Fabio Presutti