Situata a nord ovest dell’isola di La Maddalena, Budelli è sesta in ordine di grandezza tra le isole dell’Arcipelago. Insieme alle vicine isole di Razzoli e S. Maria, le più prossime alle Bocche di Bonifacio, racchiude uno specchio d’acqua noto come I Passi (Passo del Topo e Passo degli Asinelli). La costa, molto frastagliata, si apre ad alcune baie di sabbia chiarissima offrendo delle spiagge da sogno.
Punto panoramico da non perdere se approdate a Budelli è il sentiero del Monte Budello, punto più alto dell’isola (88 metri). Per raggiungere il monte si percorre il sentiero che parte dalla casa del custode e sale attraverso la macchia mediterranea fino a raggiungere la sommità. Una volta arrivati in cima avrete un panorama strabiliante su La Maddalena e le Bocche di Bonifaccio.
L'isola di Budelli ha un aspetto massiccio e compatto, con una superficie di circa 1,70 Kmq con un perimetro di circa 9 Km. Pur essendo di dimensioni modeste, è dotata di un'idrografia abbastanza sviluppata, costituita da piccoli corsi d'acqua che, nel periodo delle piogge, drenano i deboli rilievi dell'isola e sfociano direttamente a mare.
La Spiaggia del Cavaliere, situata nella parte nord-est dell’isola di Budelli è una meravigliosa piscina naturale affacciata sul Porto della Madonna, spettacolare specchio d’acqua racchiuso tra Budelli e le vicine isole di Razzoli e Santa Maria. La spiaggia con sabbia finissima di colore bianco, e una vegetazione retrostante, caratterizzata da macchia mediterranea lascerà i visitatori stupefatti. Il fondale basso e sabbioso risulta perfetto per famiglie con bambini. A causa di una continua erosione dell’arenile, come dimostrato a seguito di vari studi scientifici, a partire dall’estate del 2020 la spiaggia è aperta solo parzialmente.
La Spiaggia Rosa famosa in tutto il mondo per i suoi colori è collocata in un’ampia insenatura nella parte sud-orientale dell’isola di Budelli. La spiaggia è riparata a nord da un piccolo promontorio roccioso molto frastagliato, sul versante opposto da un promontorio molto più alto e a proteggerla dai venti occidentali una cintura di ginepro collocata dietro.
Il nome deriva dalla presenza di un’elevata percentuale di bioclasti derivati per la maggior parte della frammentazione dello scheletro di briozoi, in particolare Miriapora truncata, e foraminiferi, in particolare Miniacina miniacea. La concentrazioni di questi bioclasti è dovuta anche alla presenza, in concomitanza, di diversi fattori: morfologia dei fondali e della costa, presenza di un’estesa prateria di Posidonia oceanica e l’andamento delle correnti a bassa energia. Per mantenere questo equilibrio così fragile la Spiaggia Rosa è sotto protezione integrale. Al fine di salvaguardare questo habitat è vietata la balneazione, la navigazione, l’ancoraggio e la sosta delle imbarcazioni nella fascia marina antistante alla spiaggia.
Sulla spiaggia è vietato l’accesso all’arenile, ma l’ente Parco ha predisposto un sentiero con passerelle per di dare la possibilità di ammirare questa meraviglia da distante nel pieno rispetto della natura al fine di preservarla anche per le generazioni future.
Foto: Mirko Ugo
Il paesaggio vegetale di Budelli è caratterizzato dalla tipica macchia mediterranea dominata da ginepri, lentisco, alaterno, mirto, erica, cisto, ed euforbia. Verso la costa la macchia degrada alla gariga costiera caratterizzato da piante basse con profumi intensi come l’elicriso, l’assenzio della Corsica, il rosmarino o la lavanda selvatica. Tra la macchia bassa, talvolta, si aprono piccole radure che raccolgono l'umidità e le piogge. In Primavera in questi pratelli fioriscono numerose orchidee del genere Orchis, Ophrys e Serapias, la pratolina annuale (Bellis annua), il narciso nostrale (Narcissus tazetta) e iridacee come lo zafferano minore (Crocus minimus) e lo zafferanetto di Requiem (Romulea requienii).
Tra gli anfratti rocciosi è da segnalare la presenza di importanti endemismi quali il gigaro sardo-corso (Arum pictum), il gigaro mangiamosche (Dracunculus muscivorus), la pratolina spatolata (Bellium bellidioides), l'aristolochia insulare (Aristolochia insularis) e, nei luoghi più umidi spesso all'interno di grotticelle, la margherita piccolissima (Nananthea perpusilla), l'arenaria balearica (Arenaria balearica) ed il ciombolino trilobo (Cymbalaria aequitriloba). Possiamo trovare anche l'endemica evax di Gallura (Evax rotundata), il cisto rosso (Cistus incanus) e la vulneraria barba di Giove (Anthyllis barba-jovis). A ridosso dai venti crescono piante base come l'elicriso (Helichrysum italicum subs. microphyllum), l'assenzio della Corsica (Artemisia densiflora), endemismo sardo-corso, il rosmarino (Rosmarinus officinalis), la betonica glutinosa (stachys glutinosa) e la lavanda selvatica (Lavandula stoechas).
Foto: Tommaso Gamboni
Tra la fauna annoveriamo la testuggine marginata (Testudo marginata), la più rara delle tre specie di tartarughe terresti esistenti in Italia, ma anche la lucertola di Bedriaga (Archaeolacerta bedriagae), raro endemismo dell'Arcipelago e la lucertola tirrenica (Podarcis tiliguerta tiliguerta). Possiamo poi osservare di notte il tarantolino (Phyllodactylus europaeus) e la tarantola muraiola o geco comune (Tarentula mauritanica).
Gli uccelli migratori non mancano, ricordiamo il fenicottero rosa (Phoenicopterus ruber), la cicogna nera (Ciconia nigra), l'airone cenerino (Areda cinerea), l'uccello delle tempeste (Hydrobates pelagicus melitensis), il cavaliere d'Italia (Himantopus himantopus), il falco pecchiaiolo (Pernis apivorus), il nibbio bruno (Milvus migrans), il falco pescatore (Pandion haliaetus), il falco di palude (Circus aeruginosus), la sterna zampenere (Gelochelidon nilotica), la sula (Sula bassana), il cormorano (phalacrocoraz carbo), il piro-piro piccolo (Actitis hypoleucos), il corriere piccolo (Cheradrius dubius), il piovanello pancianera (Calidris alpina), la pivieressa (Pluvialis squatarola), l'oca selvatica (Anser anser) ed il germano reale (Anas platyrhynchos).
Un ruolo di primaria importanza spetta all'avifauna marina nidificante che annovera specie particolarmente protette con il gabbiano corso (Larus audouinii), la sterna comune (Sterna hirundo), la berta maggiore (Calonectris diomedea), la berta minore (Puffinus yelkouan), il marangone dal ciuffo (Phalacrocorax aristotelis desmarestii) e il gabbiano reale (Larus cachinnans).
Foto: Fabio Presutti
Fonte bibliografica: La spiaggia Rosa e l'isola di Budelli, Marco Leoni, Fabio Presutti, Luca Bittau, Paolo Sorba Editore