Galletto di palude

Anacamptis laxiflora (Lam.) R.M.Bateman, Pridgeon & M.W.Chase

DISTRIBUZIONE: Questa specie di orchidea selvatica è ben diffusa in Europa e nel Mediterraneo, fino all'Asia minore. In Italia è ancora presente in quasi tutte le regioni, ma la tendenza è quella di una veloce e progressiva regressione. Nell’Arcipelago di La Maddalena è molto rara ed è presente in pochissime stazioni: sull'isola La Maddalena e a Caprera.

HABITAT: Cresce in luoghi umidi e fanghiglie paludose, fino a 1300 m di quota. Nell’Arcipelago si può trovare in alcuni acquitrini temporanei e su incolti fangosi dei margini stradali.

DESCRIZIONE: Orchidea spontanea di grande taglia, che spesso raggiunge i 30-60(80) cm di altezza, con fusto robusto angoloso, di colore verde alla base che sfuma verso il violaceo alla sommità. Apparato radicale costituito da 2 rizo-tuberi subglobosi. Foglie strette lanceolate, carenate e appuntite all'apice, distribuite lungo tutto lo scapo. Infiorescenza lassa, allungata e cilinbdrica con (5)10-30 fiori. Brattee fiorali lanceolate, acute, spesso con sfumature di colore violaceo e lunghe più o meno fino all'altezza dell’ovario. Fiori di colore purpureo-violaceo (più raramente albini). Sepali ottusi e oblunghi, larghi e patenti, quelli laterali aperti e riflessi verso i lati, quello centrale rivolto in avanti e connivente con i petali più brevi e più stretti dei sepali. Labello largo, vagamente trilobo, fortemente convesso, con lobi laterali evidentemente ripiegati all'indietro e lobo mediano molto ridotto. Carena centrale del labello biancastra, resto del labello purpureo-violaceo. Sperone lungo, dritto o arcuato, ma chiaramente rivolto verso l’alto e leggermente spatolato all’apice.

OSSERVAZIONI: Il galletto di palude è una specie minacciata e un po' ovunque, in forte regressione a causa della scomparsa del suo habitat (luoghi umidi e fanghiglie paludose). L'impollinazione è spesso affidata a imenotteri del genere Bombus. Si distingue dall'affine A. palustris, che vegeta negli stessi ambienti, per la colorazione più scura dei fiori, i lobi laerali del labello maggiormente ripiegati all'indietro e per il lobo mediano del labello più corto.

ETIMOLOGIA: il nome specifico deriva dai termini latini laxus e flos, che vogliono dire “rado" e "fiore”, riferendosi all'aspetto dell'infiorescenza che si presenta con fiori radi e non ravvicinati.

Foto: Fabio Presutti
Testi: Marco Iocchi e Fabio Presutti