DISTRIBUZIONE: la Neotinea maculata è presente dalla penisola iberica e dall'Africa settentrionale, in tutto il Mediterraneo, fino all'Anatolia. In Italia è presente solamente nelle regioni peninsulari e nelle isole. Nell’Arcipelago di La Maddalena è presente solo all'isola di Caprera.
HABITAT: questa specie di orchidea spontanea vive nelle praterie aride, garighe, macchie, cespuglieti termofili e boschi aperti, dal livello del mare fino ai 1600 m di quota. Nel Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena cresce in pochissime stazioni all'ombra dei pini lungo i margini stradali e nelle zone di semi-ombra ai margini della lecceta.
DESCRIZIONE: orchidea selvatica che raggiunge mediamente i 10-30 cm di altezza. La sua porzione sotterranea è costituita solitamente da 2-3 rizo-tuberi ovoidali. Fusto verde, allungato, cilindrico e spesso maculato alla base. Foglie basali ovato-lanceolate spesso munite di macchie bruno-porporine, o violacee. Foglie cauline ridotte e guainanti il fusto, anch'esse spesso maculate. Infiorescenza cilindrica, densa, costituita da numerosi piccoli fiori (3-5 mm) che profumano leggermente di vaniglia. Sepali ovato-lanceolati riuniti insieme ai petali ai petali, più corti e lineari, a formare un casco biancastro, ovoide, acuminato, rivolto in avanti e munito di striature e/o screziature di colore rosso-porporino. Labello trilobo lungo 3-5 mm, con lobi laterali lineari divergenti e lobo mediano più lungo, bifido con dentino centrale e di colore biancastro con macchie e striature rosso-porporine. Sperone conico molto corto (1-2 mm).
OSSERVAZIONI: pianta poco appariscente, la cui riproduzione sessuale avviene solitamente per autogamia (cleistogamia). All'interno dell'Arcipelago di La Maddalena questa pianta è da considerarsi rarissima, in quanto è stata ritrovata in tempi recenti solo in poche stazioni formate sempre da soli 2-3 individui, pertanto meriterebbe delle urgenti misure di conservazione.
ETIMOLOGIA: Il nome del genere deriva dall'unione del prefisso greco neo che significa "nuovo", o "recente", con il nome di V. Tineo (Palermo, 1791 - Palermo, 1856), famoso botanico siciliano a cui questo genere è dedicato. Il nome specifico si riferisce, invece, alla punteggiatura bruno-porporina che quasi sempre è presente sulle punte.
Foto: Fabio Presutti
Testi: Marco Iocchi e Fabio Presutti